Come si è arrivati qui – P 6 il pre

Dopo qualche chiacchera di cui ho ricordi frammentari – mentre ricordo distintamente che pensavo “cazzocazzocazzo” e non per buon auspicio – io e Oppi (lo chiameremo così) avevamo riguadagnato il gruppo.

A volte ti chiedi come mai con alcuni facenti parte del tuo entourage da secoli, tu non abbia mai legato e la risposta spesso è banale: sono degli imbecilli.
Tra i presenti: la mia amica – vabé, la amo -, un simpatico compagnone da serata – che il giorno dopo ha sputtanato il limone con Oppi a chiunque gli capitasse a tiro – e un demente amico di Oppi il quale ha pensato bene, per apparire sagace e brillante in una conversazione che non lo richiedeva, di passare cinque minuti buoni a insultare il mio amico Rugbista.
Bad idea.

Questo per dire che, casomai vi capitasse di trovare piacevole qualcuno ma coglioni i suoi amici, probabilmente anche lui è un poveretto, ancora non lo vedete perché c’avete gli ormoni davanti.

Ma è solo saggezza generica, per quanto riguarda quella sera: c’erano stati il sollievo, l‘alcool, un limone e dopo aver realizzato che ero libera di andarmene sulle mie gambe, c’era zero ragione che io restassi a guardare loro mangiarsi la piadina delle quattro di mattina.
Insomma, sticazzi.
A metà della frase su qualcosa di qualcuno, sbotto: “Ciaoragazzibuonanotte” e mi fiondo, compatibilmente con età, alcolemia e orario, traballante verso casa.

Dopo pochi minuti, a metà di una via coi lampioni gialli, una bici frena al mio fianco

IMG_5533
– Ciao
– Ciao.. Cosa fai qua?
– Ti accompagno! Dove abiti?
– In fondo alla via poi a destra
– Ok, non è lontano da casa mia

E com’è come non è, tra due parole e qualche bacio, ci siamo trovati a rotolare in un prato fino all’alba come due (leoni) adolescenti, con una guazza della madonna, improbabili runner delle cinque di mattina e un’alveare di finestre che davano sulla zona le quali
spero
fossero
ben
chiuse
.

29 pensieri su “Come si è arrivati qui – P 6 il pre

Lascia un commento