Incubi e pagnotte

Ieri sera mi stavo addormentando arrabbiata con P.

Per nessun motivo in particolare, solo tutti quelli vecchi messi insieme perché quando i rapporti sfumano anche il nervoso c’ha sto tono pastellato che alterna da più a meno intenso a seconda delle fritture.

Poi mi ero appena vista Still Alice.

PARA.

Mi son detta: “No! Non assopirti con questi rimuginii: fuma una cicca, svegliati a quest’ora indegna rendendo inutilizzabile la mattinata di domani e almeno non sognerai robaccia”.

Ma il mio ego mica è scemo e sa impastare le mie intolleranze alimentari, interpersonali e paranoidali tutte insieme con inusitata maestria mettendo su scenette ansiogene di ridicoli contrappassi.

Ho sognato che inavvertitamente

mangiavo
un
kg

di 
pane 

 Ho un subconscio semantico e gran facciaddimmerda.

16 pensieri su “Incubi e pagnotte

  1. Più che il pane, mi colpisce il materiale sul quale è fotografato. Un golf di lana? Un blocco di ardesia? Sembra fatto in casa. Non fosse integrale, lo vedrei bene abbrustolito con un velo di burro salato. Si consoli, io mi sono fatta fuori in due giorni otto palle di Profiteros di 6 cm. di diametro, ripiene di crema chantilly e ricoperte di cioccolata fondente. Non si sente meglio, ora?

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  2. Ahahaha, penso sia un formica/marmo finto

    La crema chantilly mi piace e ogni tanto la faccio, ma se mangiassi una cosa del genere starei così male che non riesco ad invidiarla.. Non ho particolari nostalgie alimentari, ma se mi guardo indietro ripercorrerei le strade del salato, più che del dolce.

    Panino al sesamo con crudo e insalata ❤️

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