Vaccini ma non solo, banale considerazione

  

MA-MA-GA-RI.

Tralasciando i volumi immensi di fiato sprecato a cercare di ragionare sul piano logico spiegando i perché dei vaccini a gente che rema contro SENZA NEANCHE SAPERE COS’È UN’IMMUNOGLOBULINA ORCODIO!, e ho già perso il filo del discorso.

Io ci lascio biete di fegato su ‘ste robe.

Dicevo, senza perdere tempo a parlare con chi capisce meno di un cazzo

educate

i vostri figli (o amici o parenti o sconosciuti al bar).

Non è vero che serve essere dottori di sticazzi per aver del buonsenso.

Le mie nonne collezionavano manifestazioni tumorali come io a sei anni sorprese kinder e grazie a 

costanti controlli

terapie seguite attentamente

razionalizzazione della paura

ce l’hanno sempre fatta.

Terza elementare e terza media rispettivamente, mai avuto il minimo dubbio che l’ospedale sapesse il fatto suo e la Vanna Marchi di turno pure, ma sulla pelle degli altri.

Che poi erano i tempi di quel coglione di Di Bella – occhio che i figli truffano ancora i disperati – di nostri lutti recenti, di debolezza.

Quei momenti in cui cedere alle false promesse – pagandole profumatamente – sarebbe stato facile, comprensibile, un’umana ricerca di conforto.

Le mie nonne, che son poi Nonna e Bisnonna (nuora e suocera rispettivamente, si sarebbero cavate gli occhi d’un volentieri che non potete capire), non ci sono sono mai cascate.

Cazzo, sono ancora al mondo e han quasi tutti i pezzi originali ancora!

Vabè, cosa c’entrano i vaccini con i truffatori a parte l’ovvia constatazione che si parla di stronzi e/o idioti?

Che la gente non è più educata all’avere paura.

La gente dall’età dei miei genitori in giù (50-60) non si è mai davvero cacata sotto.

Almeno, non per ragioni ambientali e ineluttabili: c’erano già farmaci a gogò nei loro ricordi, non c’erano vaiolo, poliomielite ecc, c’erano i vaccini.

La mia bisnonna è rimasta orfana nel 1915 causa Spagnola.

Si è puppata due guerre mondiali.

Sepolto marito e due figli (su due totali).

Per dire.

Mia nonna se n’è cuccata solo una di guerre mondiali ma ha avuto il suo bel spaccarsi la schiena e cacarsi sotto.

Loro, come chi le ha precedute e di poco seguite, sanno com’è.

Sanno come si vive quando un colpo di tosse può suonare da sentenza di morte, che prevenire è fondamentale perché la cura non è detto dia esito positivo.

Sanno com’è e sono sopravvissute bene.

A oggi nessuno vuol guardare in faccia la paura.

(Manco io eh).

E allora si va dietro a maniche di merde che promettono di non farti sentire mai o mai più paura

Non ti preoccupare: bicarbonato e il cancro ti passa, non starai male, non aver paura

Vaccini i tuoi figli? 
Non temi diventino autistici?
Evita, così non dovrai avere paura 

Sfruttare paure per soldi

Crearne di evitabili per esorcizzare il non sapere come vivere senza sforzarsi mai di accendere il cervello, inventare una missione per non sentirsi inadeguati.

Beh, i motivi sono molteplici, tutti molto umani e infatti molto stupidi.

La cosa che fa più vittime – sempre – (a parte le malattie infettive brutte) è l’ignoranza.

Esercitare il buonsenso, rimanere lucidi e avere paura è quello che ci tiene il cervello accesso, madonnaladra.

50 pensieri su “Vaccini ma non solo, banale considerazione

  1. Concordo pienamente, ma se leggi le fesserie che scrivono le persone sui social non ne esci più.
    Ci sono tante cose belle da leggere, non credi? 🙂

    Sui nostri nonni: sicuramente hanno sofferto più di noi e hanno goduto del sistema sanitario nazionale molto meno di noi. Erano meno controllati (in senso di controlli medici), ma forse proprio per questo erano molto più accorti nel prevenire.

    Ti affido una piccola riflessione su una categoria importante di cui sento la mancanza: i medici di base. Ormai di bravi e capaci ce ne sono pochi. I più non ti visitano nemmeno e si limitano a prescrivere o a rassicurare. È un peccato. Oltre ad avere un ruolo educativo forte potrebbero indirizzare, guidare ed evitare alle persone problemi peggiori.

    Ciao!

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  2. Mezzatazza, condivido tutto quanto scrivi, ormai c’è una superficialità in questa società che mi spaventa. Se non ci fossero state le vaccinazioni di massa pensa quanti milioni di morti! Poi la gente che si fa influenzare da articoli scandalosi sul web e si cura con l’omeopatia e altre amenità. Pietà. Però cosa vuoi farci si sopporta. Un abbraccio

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    • È che a volte – anzi, troppo spesso – nei caso di truffa deliberata si fa leva sulla disperazione della gente, che in alcuni casi (uno raccontato molto bene sul blog medbunker) è talmente a pezzi da diventare irrazionale nonostante una cultura sull’argomento.

      Ci avevano provato anche con me, negli anni in cui arrancavo cercando di capire chemminchia avessi e nonostante capissi perfettamente fin dall’inizio che si trattava di raggiri, una piccola parte di me rimaneva “stuzzicata”, veniva voglia di tentare, pur di star meglio.
      E i miei disturbi – per quanto a tratti invalidanti – non erano niente di mortale.

      Ecco, ogni tanto dico a cazzo che “odio”, come esagerazione.

      Gente così – che truffa a danni di chi sta molto male spesso ritardando l’accesso alle cure o “impedendolo” traviando il malato, per me è gente che non merita di vivere.

      Posso capire tante cose, davvero tante, ma chi illude, truffa, uccide e rovina economicamente famiglie intere quello no, non lo trovo comprensibile né perdonabile.

      Quella è la gente peggiore che mi viene in mente.

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  3. Quanta animosità. Guardi che dovrebbe preoccuparsi anche delle sue coronarie, oltre che dei vaccini che ha a disposizione. E i batteri? Dove li mettiamo, i batteri? Lo sa che sulla tastiera del computer ci sono batteri perniciosissimi? Pensi allo stuolo di bambini in preda ad orde fameliche di batteri pronti a fargli venire di tutto: invisibili presenze sui loro giochini elettronici in agguato. A quando un bel vaccino contro i batteri tecnologici, dico io? Questi scienziati pelandroni …

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  4. Bello, dici? Sono stato in un posto per cui tu puoi andare a Latina – ridente cittadina laziale costruita nel ventennio con relativa architettura – farti le foto e poi spacciarmele per la borgata californiana in cui mi hanno trascinato. Proprio perché l’ho vista, ti crederò senza alcun problema

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  5. C’è molta verità in questo post, ma bisogna fare delle precisazioni. Qualcuno ha citato l’omeopatia: ricordiamo che l’omeopata è un laureato in medicina e chirurgia, non confondiamolo con il naturopata, che può essere un medico ma può benissimo essere un signor nessuno. La questione vaccinazione è molto delicata perché in realtà l’obbligo sussiste solo per alcune malattie e non per altre. Quello che mi manda in bestia in questo dibattito (che non terminerà mai) è che quando si parla di “effetti collaterali” se ne parla sempre come fossero numeri di poco conto. Che sarà pur vero dal punto di vista matematico, ma quei piccoli numeri corrispondono a bambini. Io conosco almeno 6 famiglie in cui a seguito del vaccino sono comparsi i sintomi più disparati (tra cui anche crisi epilettiche). Quindi, è vero che la vaccinazione ha senso se è di massa, ma vorrei che i “soloni” che pontificano in televisione ritenendo che i vaccini sono assolutamente sicuri (il ché è una bugia) abbiano almeno rispetto per chi ha sperimentato il problema sulla propria pelle.
    Su internet io farei chiudere i blog che parlano di medicina, perché fanno più danni della grandine, con tutti pronti ad indossare il camice e ad abboccare a qualsiasi cazzata. Ma d’altra parte siamo in un Paese in cui impazza la Dukan, la Tisanoreica, diete che non hanno alcun senso se non quello del marketing.

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    • Veramente “omeopata” può essere chiunque dato che non si tratta di una professione sanitaria, come non lo è la naturopatia.
      E l’omeopatia è una fregnaccia indegna, una stupida truffa legalizzata basata su concetti non ricordo se inventati nel ‘400 o ‘700.
      Non esiste alcuna “memoria dell’acqua”.
      Ci sono ottimi blog divulgativi come Medbunker, al quale ti rimando in caso di interesse nell’approfondimento della questione omeopatica.
      I medici omeopati o sono gravemente ignoranti, o stupidi o in malafede, altre alternative non esistono.

      Il fatto che tu conosca sei famiglie in cui si sono presentati problemi a seguito di vaccinazioni non implica correlazione con il vaccino stesso, allo stesso modo in cui quando qualcuno muore nel sonno la colpa non è del letto.

      Come qualunque farmaco il vaccino può provocare effetti collaterali, anche alcuni alimenti possono provocarne nonostante li si chiami con altro nome.

      Qualunque agente al quale esponiamo il nostro organismo può provocare eventi, processi o stati patologici ma non per questo si smette di mangiare, uscire di casa quando c’è il sole, prendere aspirine.

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      • Mi spiace ma sei male informata perché l’omeopata è un medico. Poi può piacere e non piacere, non discuto, ma è un medico. Il problema è che in ambito medico si fa grande confusione: non è banale trovare chi conosce la differenza tra dietologo, nutrizionista e dietista. Allo stesso modo molti in malafede approfittano della confusione che si fa tra naturopatia ed omeopatia, ma resta il fatto che le scuole di omeopatia sono aperte esclusivamente ai medici. Sono sicuro che 6 famiglie sul totale di quelle che conosco, siano poche, ma resta il fatto che non si può dire che è un caso che bambini che stanno bene improvvisamente, dopo il vaccino, possono avere dei problemi. Mia figlia dormiva tutta la notte, poi fatto il vaccino ha iniziato a svegliarsi più volte. Sarà sicuramente il caso. Detto questo, io non sono contrario alla vaccinazione ma vorrei solo che si riflettesse sul fatto che non è vero che il vaccino è innocuo (pur facendo le dovute distinzioni tra i vari vaccini poiché questi non sono tutti uguali).

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      • Assolutamente i vaccini non sono tutti uguali, diffido più che altro delle osservazioni di genitori preoccupati (effetto Pigmalione) e della correlazione tra i sei casi di malessere in figli di amici di famiglia e vaccini, ma un dato che differenzia i professionisti o anche solo gli amanti della scienza da ciarlatani/truffatori/ignoranti è il non potersi esprimere senza dati sufficienti né poter rispondere con sicurezza pari al 100% su molti argomenti perché in campo scientifico praticamente la certezza non esiste.

        La cosa che posso dire invece sicura di riportare dati tracciabili è che la spesa sanitaria su paziente pediatrico in Italia negli ultimi 30 anni circa è scesa vertiginosamente, eventi patologici legati a sequele infettive idem, qualità della vita pure.

        Quindi a naso, visto che non sono (ancora) medico, mi permetto di ipotizzare che almeno qualcuno di questi casi che riporti – senza specificare però il tipo di disagio che il vaccino avrebbe provocato – potrebbe essere provocato da normali eventi nella crescita del bambino, che cambia molto e molto rapidamente durante la prima infanzia.

        E per omeopati si spacciano in molti, anche se ignoro effettivamente quali scuole abbiano frequentato per ottenere un titolo che trovo – giuro – rivoltante.
        Maledetti che non sono altro.
        La naturopatia non ho mai capito esattamente cosa sia: terreno nebuloso e di scarso interesse, mentre ha una blanda utilità la fitoterapia (anche se spesso le persone ignorano che un principio attivo vegetale preso così e assunto, spesso provoca molti più effetti collaterali di quello modificato ad hoc ma tanto le concentrazioni nei prodotti comunemente vendite son troppo basse per avere quasi qualsivoglia effetto).
        Non ti preoccupare che la differenza tra dietista e dietologo la conosco, ma è tristemente vero che a molti (anche “professionisti” che dovrebbero essere sei, purtroppo) mancano veramente le basi e forse le capacità.
        Quelli avrei voglia di prenderli a bicchierate di spritz in faccia, giuro.

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      • Appunto, la medicina non è una scienza esatta, la certezza non esiste. Quindi la possibilità di che i sei casi da me citati (per favore, prendiamoli come rappresentativi di tutti i casi che ci sono stati in Italia e non di quelli che conosco io) siano legati al vaccino è esattamente la stessa che tutti e sei i casi siano dovuti ad altre cause. Poi non ci sono problemi, se vogliamo dire che le criai epilettiche facciano parte della normale crescita diciamolo. Ma vedi, io sono pronto ad ammettere che possa anche trattarsi di 6 casi sfigati, ma vorrei anche che si fosse pronti ad ammettere che possa non essere così.
        Io passo la giornata a spiegare a medici con la lista di attesa come funziona un pungidito, cosa è la capillarità, cosa vuol dire “predisposizione genetica”. Quindi la fiducia nella classe medica l’ho persa da tempo (ho sposato un medico). Tuttavia mi stanno pesantemente sul cazzo campagne come quelle de Le Iene aulle “cure compassionevoli” perché sulla salute delle persone non si può speculare e se una commissione del ministero dice che quella è merda (non che ci volesse molto per dirlo) allora non deve essere spacciata per cioccolata. L’unica cosa che ha valore è ciò che è scientifico, ma attenzione a chiudere gli occhi, perché sarebbe come studiare biochimica su un testo di 10 anni fa: si continuerebbe a credere a ciò che si è scoperto essere falso e si ignorerebbe la verità. Non me ne viene nulla dal difendere l’omeopatia e non è questo il mio scopo: voglio solo dire che un approccio scientifico non può escludere qualcosa a priori. Basti pensare come era considerata l’agopuntura 25-30 anni fa e come è considerata oggi…

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      • Sei casi di conoscenti son difficilmente credibili per questioni meramente statistiche, ripeto: non avendo altri dati non sono portata a credere (che dovrebbe essere la differenza tra scienziati e non: gli scienziati non credono, per quello purtroppo ci sono le religioni).
        L’epilessia non riesco a collegarla così su due piedi ai vaccini, quale sarebbe il meccanismo causale?

        Sulla scarsa fiducia nei confronti della classe medica solidarietà estrema: ci ho messo sei anni a capire quale fosse il mio disturbo, sorbendomi diagnosi tragiche fatte a cazzo solo per riempirsi la bocca.
        “Lei ha una malattia genetica dominante che sta sul cromosoma 7 e la trasmetterà ai suoi figli”.
        Minchia, per un dosaggio di Ig e alopecia? Geniale.
        “Lupus o un’altra connettivite”, “alopecia androgenetica”, “artrite reumatoide” e così via.
        Molto simpatici, li avrei presi a schiaffi, non sono una fan dei medici, mi piace solo la medicina.

        L’approccio scientifico – per definizione – non esclude a priori: l’omeopatia è inventata di sana pianta punto, consiste nel prendere una soluzione con principio attivo (che so, acqua e alcool come rispettivamente solvente e soluto), prendere una goccia e metterla in un bicchiere di acqua.
        Poi prendere una goccia da questo secondo bicchiere e metterlo in un terzo.
        Poi dal terzo prendere una goccia e metterlo in un quarto, così via per 12 o 24 diluizioni.

        Talmente diluito che non c’è più traccia non solo dell’acqua del primo bicchiere, ma neanche dell’acqua di quel bicchiere lì.

        Ma secondo gli omeopati l’acqua dovrebbe “ricordare” di essere stata a contatto con quel principio attivo, dunque essere comunque efficace come il principio attivo stesso.
        Ti rendi conto vero che non ha il minimo senso?
        Anche perché l’acqua – considerato che in un sistema chiuso come la terra la materia non cambia ma al massimo si rimescola come pezzetti di lego per prendere forme diverse – dovrebbe ricordare soprattutto un sacco di escrementi e putrefazione.

        Comunque sulle confezioni dei prodotti omeopatici – da non confondere con i fitoterapici – sta scritto di ogni.

        È ancora più stupido di Stamina, come concetto.

        Per spiegare Stamina invece il paragone che faccio è: se non ti funzionasse il cuore e ti dicessi “Tranquillo: prendo del macinato per polpette, lo appallottolo e te lo metto nel petto, vedrai che funziona!” mi crederesti?
        Da quelli di Stamina poi son stata sommersa di insulti per un paio di giorni per un mio commento sulla vicenda, migliaia di insulti in bacheca e genitori disperati che mi chiedevano che fare, una storiaccia incredibile (iniziata ogni risposta con “non chiedere a persone a caso online, non sono un medico”).

        L’agopuntura comunque non viene considerata granché eh, l’han data in mano ai medici per regolamentare l’uso di aghi addosso alla gente con quella pratica, non per bontà scientifica.
        Il mio prof di diagnostica per immagini portò a lezione delle risonanze in cui si vedeva un’attivazione vascolonervosa a seguito di applicazione di aghi, in un’area leggermente sfalsata rispetto a quella infilzata ma – a oggi – non c’è una prova scientifica che sia una (riproducibile quindi e documentabile) sulla bontà dell’agopuntura come terapia per alcunché.

        Secondo me Medbunker ti piacerebbe molto

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      • Non so perché continui a citare l’acqua ma io sono stato a delle lezioni di una scuola di omeopatia ad inizio corso e per le prime tre lezioni (non so dopo) il prof parlava solo di fisica, che sarebbe alla base di tutto. Dico “sarebbe” perché non posso esprimermi oltre.
        Quello che mi preme di più, invece, è abbandonare il concetto dei 6 casi perché quello è un esempio riferito solo a me. Frequento una ventina di famiglie con figli e 6 su 20 non è poco. Ripeto, possono essere stati dei casi ma quello che mi fa incazzare è come mai quando si affronta questo argomento (bambini senza alcun problema che casualmente manifestano disturbi la notte successiva al vaccino, cone è successo a mia figlia) si dice sempre “potrebbero esserci altre cause”. Sì, è vero, potrebbero essere. Ma perché non si può dire che certi vaccini non sono sicuri al 100% come si vorrebbe far credere? Vorrei solo questo. Che invece che liquidare tutto come “casuale” si ammettesse che qualche rischio c’è. Perché non ammetterlo non fa altro che aumentare il dubbio negli incerti, che trovandosi di fronte ad una scelta consentita per legge, poasono decidere si evitare alcune vaccinazioni. Secondo me se ci fosse un altro atteggiamento diverso dal “sono casi” si favorirebbe l’aumento della percentuale di vaccinazioni.

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      • Eh purtroppo tu non fornisci dati sufficienti per approfondire e io non sono una professionista del settore, quindi tutto si riduce in un dare aria alla bocca.

        A parte che sei su venti è un’enormità il che mi porta a dubitare fortemente, non saprei come collegare l’epilessia ai vaccini proprio in senso biologico.
        Quale sarebbe la patogenesi che tu sostieni esistere?
        Nessuno dice che i vaccini siano sicuri al 100%, ma quasi, nel quasi ci sono pochi sfortunati casi, mai negato nemmeno nei commenti precedenti.
        Ti stai sostenendo che tra i tuoi conoscenti c’è un 30% di casi di evento avverso o effetto collaterale da vaccino.
        Segnala all’ufficio igiene del territorio, dato che nel resto d’Italia siamo sull’1% circa se ricordo bene.
        Ti rendi conto che la discrepanza e i dati nulli che hai fornito non ti rendono un interlocutore credibile, vero?

        I “principi fisici” su cui si basano le lezioni di omeopatia sono roba inventata, punto.
        Si trovano su YouTube, su blog tematici ed esposte da truffatori che si fan chiamare medici in molti “dibattiti”.
        Prendi un fisico serio che non ha alcun interesse né positivo né negativo nei confronti dell’omeopatia e parlagli di quella roba, poi mi fai sapere se ride o piange.

        Il condizionale in medicina si usa molto, perché non si possono sparare degli “è così”, men che meno senza dati attendibili e accurati, però si può escludere.
        E l’epilessia e i vaccini che io sappia non c’entrano un tubo. Può essere che i tempi che contraddistinguono l’insorgenza di alcune sindromi epilettiche facciano il paio con le cadenze delle vaccinazioni.
        Anche i tempi delle vaccinazioni hanno un perché.
        Io però non posso fare il bignami a qualcuno che chiama le sciocchezze degli omeopati “fisica”.

        Senti ma, seriamente, perché non vai a frequentare come uditrice qualche corso?
        Ti renderesti conto che senza una preparazione di base è assolutamente impensabile far congetture in questo campo, indipendentemente da chi sia il proprio coniuge.

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      • Capiamoci, non è che io qui debba/voglia portare cartelle cliniche. Mi sono limitato a raccontare un’esperienza, forse legata al vaccino, forse no. Chi lo sa. Fatto sta che quando abbiamo portato dal medico mia figlia che dopo il vaccino si svegliava più volte per notte piangendo la prima domanda è stata “Per caso ha fatto il vaccino recentemente?”.
        Detto questo, mi spiace dirtelo ma neppure tu sei credibile, perché quando scrivi “qualcuno che chiama le sciocchezze degli omeopati fisica” vuol dire che o non hai capito quello che ho scritto o non sai di cosa parli. Io ho solo detto che alle lezioni cui ho assistito si parlava solo ed esclusivamente di fisica. Ti invito a vedere da vicino cosa fanno per farti una tua opinione anziché limitarti ai video di YouTube o a quello che vi dicono a lezione o leggi, perché solo così potrai farti un’idea reale. Non dico che poi ammorbidirai la tua posizione, ma sicuramente quando la manterrai saprai meglio di cosa stai parlando.
        Un consiglio: occhio a dare suggerimenti sulle frequentazioni ai corsi, perché mi sono laureato 10 anni fa e ti posso assicurare che ne ho fatti. detta così puoi risultare un attimo presuntuosa, soprattutto nel momento in cui metti in dubbio la preparazione di base.
        Ciò detto sta diventando una conversazione abbastanza sterile in assenza di punti di contatto. Pertanto ti faccio un grosso in bocca al lupo per il proseguimento dei tuoi studi, ti auguro sinceramente di mantenere questo tuo animo battagliero perché in un settore come quello sanitario (italiano) c’è grande bisogno di gente pronta a scannarsi per le proprie convinzioni, in modo da prendere il posto di tanti che, oggi, mi sembrano adagiati sugli allori conferiti dal titolo accademico.

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      • Infatti non intendevo dire che dovessi portarle a me, delle cartelle, ma ai tuoi interlocutori in ambulatorio e continuo a non poter avere un’opinione oltre che “a naso”, non so più come dirtelo, non potendo ribattere sul dato certo.

        Conosco molto bene l’argomento omeopatia, quella che hanno inventato non è fisica, senza se e senza ma. Se hai partecipato ad un corso sull’omepatia e ti hanno parlato di fisica, si tratta di invenzioni. Non ci sono altre chiavi di lettura, spiacente.
        E sì, so cosa fanno da vicino, ho avuto professori che si proclamavano omeopati, grazie.

        Se ti sei laureato 10 anni fa evidentemente è passato troppo tempo: la mia non è presunzione, ai miei occhi è un dato oggettivo e incontrovertibile che chi dà retta a gente che parla di fregnacce secondo me dovrebbe farsi un ripasso, quindi rinnovo il mio suggerimento.
        La preparazione di base della maggior parte dei medici che conosco è pessima, nessuno stupore se lo fosse anche la tua, come le tue impressioni a tratti suggeriscono, sull’animo battagliero si fa quel che si può.
        Buon proseguimento

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      • P.s. poche settimane fa ho scritto un post sulle mamme che quando i figli hanno dei problemi chiedono ai gruppi di facebook cosa fare. Gruppi in cui la prima cazzata sparata diventa legge. Chiamare il pediatra, anche a costo di sentirsi dare dell’ansiosa, non è meglio? Bah… 😀

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      • Assolutamente d’accordo.
        E sperare di averlo scelto bene.
        (A me i medici terrorizzano ormai, se non riesco a valutarli di persona faccio raccomandazioni ai miei parenti manco li mandassi bendati a correre in autostrada)

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      • Calma: dice che per iscriversi alle scuole di omeopatia serve essere medici.
        Non so: so che conosco dei non medici che si definiscono omeopati e dei medici che fanno lo stesso.
        A entrambe le categorie va molta della mia voglia di prenderli, mettermi a un cm dalla loro faccia e sciorinare per ore ed ore tutto quello che di chimica so (non me la cavo male) e di qualunque materia biomedica capisca qualcosa.
        Non studio per la laurea, studio per realizzare questo proposito un giorno.

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    • Quello per le allergie?
      Beh son punti di vista, non lo vedo meritevole di un “per carità” ma non ho dati sufficienti per esprimente un’opinione quindi mi limito a prendere atto, continuando in linea di massima – non conoscendo il suo caso – a preferire un vaccino che sfrutta meccanismi fisiologici all’uso protratto di antiinfiammatori 🙂

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