Conclusa l’ultima tiritera psichiatrico-sentimentale – di cui non scriverò finché non avrò assorbito il colpo perché a ‘sto giro ho accusato il rinculo – controvoglia, ho prestato attenzione a un paio di personaggi che mi hanno impezzata online.
Cosa che non mi ha esaltata, ormai preferisco il reale, ma ora come ora l’idea di avere qualcuno attorno mi nausea parecchio, dunque per misurare il livello di digestione del passato, meglio mettere tra me e il tester un paio di province, FB funge anche a questo.
Insomma, rispondo a uno in particolare. Motivo: ha usato il termine “ciance” e sì, scelgo con chi parlare a seconda di quanto posso accomunarlo o meno ai personaggi di Topolino.
Vabè, pesante come un masso ma con un suo perché. Tanti perché. Ad esempio: ma perché cazzo ti viene da scrivere una roba del genere..?
Il commento della mia amica Sisì è stato: “Ma dimmi, hai studiato da qualche parte in particolare? Cioé dove hai acquisito la capacitá di attirare decerebrati?”
e non so, mi sono risposta che forse, una volta mentre dormivo, mi deve aver morso un coglione radioattivo.
Poi ci ho pensato meglio, effettivamente è successo anche da sveglia.