È forse un bugiardo, chi mente convinto di dire la verità?
SÌ madonna ladra, SÌ.
Ci tengo a te, lo sai, solo che non riesco a dimostrarlo
Beh, va a prendere ripetizioni da altre, visto che quando sono io a dirti come, te ne batti le palle.
Fine del capitolo.
Per molti, molti anni, mi sono fatta dire dagli altri cosa e come dovevo fare le cose. E poi non le facevo.
Era più forte di me: il cervello non funzionava ma dovevo corrispondere aspettative.
Tutti mi dicevano come e cose, oppure mi mollavano lì. E io tentavo e fallivo, tentavo e fallivo.
Ho fallito così tanto, che non sono più sicura mi sia mai possibile fare il contrario.
E tutti a dirmi come fare e a non ascoltare se rispondevo che così non mi riusciva.
E io a fidarmi di tutti anziché di me.
E svegliarmi con il vomito di vivere, senza una cosa che mi invogliasse a prendere un respiro.
MA-CHE-DUE-COGLIONI
Anzi, una: io.
Ho speso più energie nel disperato tentativo di assolvere al metodo che mi veniva ripetuto, che per raggiungere il risultato.
Ora, sputtanati così dieci anni, tra neuroni scollegati e sensi di colpa infiniti, mi sono anche rotta il cazzo.
Ogni volta che mi arrabbio, mi parte nel cranio la trama di un libro.
Piano: il libro grosso è il progetto che mi ha tenuta a galla per un anno e mezzo, ma ho bisogno di un tempo isolato e tranquillo per finirlo e di qualche ricerca (è un libro complicato).
In questi giorni mi è poppato nel cranio un libretto più breve, simpatico (per me). Tutt’altro.
Con il libro grosso sono piombata di nuovo nel tunnel del È-COSÌ-CHE-DOVREI-FARE.
Di nuovo: energie buttate su passaggi non miei. I miei funzionano: hanno funzionato per duecento facciate, funzioneranno ancora.
Sto-cazzo che voglio tornare a vivere così.
Ci sono cose da fare nel mondo reale, facciamole, e intanto riposiamoci scrivendo una cosa carina.
Scadenze (perché un minimo di struttura mi serve):
- Più video sono scritti: dal 20 al 30 settembre, ne voglio registrare almeno due. Pubblicazione: prima settimana di ottobre. Se mi cagherò sotto, metterò un pannolone.
- Libro breve: fine ottobre. Di quello ho già tutto, sotto le cento facciate, sedici seguiti già nella testa.
- Libro lungo: quello è un casino. È una storia complicata, molto lunga, molto figa, che mi è partita nella testa come se avessi acceso Netflix dal fondo della retina. Entro fine dicembre la bozza va chiusa.
Checcazzo, basta annuire, fallire o scappare.
È tempo di fare.