[…] 2 – Mal di gola, perché le mestruazioni sono finite

Probabilmente la mia attenzione è sempre stata discontinua o selettiva, altrimenti non si spiega da dove mi venga la convinzione – alla quale con sofferenza ho dovuto rinunciare – che gli esseri umani aspirino a miglioramento e progresso, per natura.

Stocazzo: sono una manciata, quelli che vogliono scoprire, progredire

ed è sempre stato così, tutti gli altri sono una sega di zavorra inutile che ha rallentato, nei secoli dei secoli, la velocità del processo.

Insomma: nonostante influenzi le esistenze di buona parte degli esseri umani, il progresso non è un interesse comune, esattamente come canottaggio e nail art. Probabilmente il calcio è molto più apprezzato della scoperta dell’insulina sintetica.

Serve rassegnarsi al fatto che siamo un ammasso di imbecilli, vabbè: secondo i miei canoni; a me affascina chi ha un cervello da matti e lo usa con potenza

ad altri entusiasma guardare strillare Barbara D’Urso per tutto il pomeriggio.

Penso che le persone come me siano migliori? Sì, certo. Ovviamente è una considerazione senza risvolti pratici sensati, anzi. Solo frustrazione.

[non ho finito]

25 pensieri su “[…] 2 – Mal di gola, perché le mestruazioni sono finite

      • Peccato, la tesi è assolutamente geniale. Il riassunto sarebbe riduttivo, dal momento che l’autore si è impegnato molto, nel tentativo di dimostrarla.

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      • Però mi sta già sulle balle. Ho trovato questo estratto:

        “Perché al mondo ci sono tanti imbecilli? E perché gli stupidi prosperano, riuscendo spesso a raggiungere posizioni di successo? La risposta è semplice: l’intelligenza non serve più. L’uomo se l’è lasciata alle spalle, come i peli che gli ricoprivano il corpo o la camminata a quattro zampe. Il segno più caratteristico dell’essere umano, quello che gli ha permesso di elevarsi dalla specie animale e, in una certa misura, di dominare il mondo, non è più necessario. Chi ha qualche dubbio, dia uno sguardo a ritroso, ai geni del passato, a Leonardo, a Michelangelo, a Einstein, e li paragoni con quello che ci offre il mercato. La conclusione è triste, ma inevitabile: gli intelligenti hanno fatto il mondo, gli stupidi ci vivono alla grande.”

        (suppongo sia un estratto, è dalla pagina della casa editrice)

        lo trovo estremamente stupido e falso: ai tempi di Leonardo, si sapeva pochissimo;

        ora, per maneggiare conoscenze all’altezza della portata di informazioni corrente, ci sono eccome persone straordinarie che continuano a contribuire

        solo che gli imbecilli non lo sanno (o chiunque non segua riviste dedicate).

        Insomma: mi è già sceso l’entusiasmo.

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  1. Eppure la tesi non è così superficiale, come può sembrare dall’estratto che ha letto. È stata messa anche alla prova dall’epistolario con un antropologo amico di Konrad Lorenz, il quale opponeva una comprensibile resistenza. Ma, alla fine, le ragioni dell’Aprile sembrano molto più fondate. Devo dire che non credo molto nel progresso, una parola del tutto astratta, a seconda delle epoche in cui è stata pronunciata. Sono fermamente convinta che il mondo sia perfetto così com’è, è il tentativo di piegarlo alle esigenze di una massa di idioti ad essere assurdo.

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      • La curiosità è segno di intelligenza, ma quando sento gente che parla di volersi “migliorare” alzo il sopracciglio: è un concetto astruso che non mi appartiene, non si migliora un bel niente. Molto semplicemente, si insegue una curiosità personale, si approfondisce qualcosa che ti attira e si impara, né più né meno come fanno i bambini. Quelli che si “migliorano” per partito preso, sono insicuri in cerca di approvazione e basta: non lo fanno per se stessi, ma per far colpo sugli altri. Allo stesso modo, il mondo non si migliora: ci sono problemi da risolvere e si trovano strade per risolverli. Inventarsi una stupida app che ti porta a casa il cibo cucinato da altri non mi sembra un miglioramento, anche se è un mercato in crescita: la reputo un’idiozia. E troppe ce ne sono … Fotografare quello che si ha nel piatto, per dire. Li definirebbe miglioramenti o forme di progresso? Per me è il trionfo dell’idiozia. Infatti, non ho il cellulare.

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      • Capisco, ma non trovo si applichi alla mia accezione: secondo me “migliorare” è andare a fondo nel determinato interesse.
        Mi piace la cucina? Non mi limito a pasta in bianco: pian piano cerco di imparare sempre di più.

        Esattamente come i bambini e tutti i grandi scopritori 🤷🏼‍♀️

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  2. Ma sì, alla fine, come esploratori ci si guarda intorno e si scopre una porzione del mondo che ci circonda. Poi, che sia intorno a casa o a miglia di distanza, poco importa. Ma non mi parli di miglioramenti, mi viene l’orticaria. Forse perché tutti i miglioramenti che ho visto, per me, sono stati peggioramenti.

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